Corte dei Conti, la replica: “Agrigento 2025 è regolare”

AGRIGENTO – Dopo la relazione della Corte dei Conti sulla gestione dei fondi di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, arrivano le repliche ufficiali del Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e della Fondazione Agrigento 2025, che difendono il lavoro portato avanti negli ultimi mesi e rilanciano sulla fase conclusiva del programma.
Il primo cittadino agrigentino interviene per chiarire la posizione del Comune e la natura delle osservazioni mosse dai magistrati contabili.
“Non è mia intenzione negare le criticità sollevate dalla Corte nei confronti di tutti gli attori che partecipano all’evento — dichiara Francesco Miccichè — tuttavia le conclusioni alimentano un margine di miglioramento delle attività fin qui poste in essere, in prossimità della conclusione del titolo.”
Il Sindaco ha inoltre precisato che il Comune di Agrigento, in sede di audizione, ha fornito tutti i riscontri richiesti e ricevuto dalla Corte suggerimenti operativi chiari:
- rafforzare la collaborazione istituzionale tra Fondazione, Comune e Regione, soprattutto nei 44 progetti inseriti nel dossier;
- garantire una costante cooperazione amministrativa negli organi collegiali di governance, come il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e la cabina di regia regionale;
- proseguire il percorso di controllo e rendicontazione fino alla liquidazione della Fondazione, prevista a conclusione dell’anno di programmazione.
“Le osservazioni della Corte — aggiunge Miccichè — saranno preziose per completare con trasparenza e concretezza l’ultimo tratto di questo importante percorso.”
In una nota diffusa oggi, la Fondazione Agrigento 2025 accoglie il referto “nel pieno spirito di trasparenza” e sottolinea che la Corte non ha rilevato irregolarità contabili, riconoscendo al contempo il lavoro di riorganizzazione della nuova governance, insediata a febbraio 2025.
“La relazione evidenzia criticità nelle fasi iniziali della gestione — si legge nella nota — ma riconosce il lavoro di riorganizzazione che ha ricostruito procedure, cronoprogrammi e piani di lavoro, in collaborazione con gli enti coinvolti, restituendo coerenza e continuità operativa.”
La Fondazione ricorda inoltre che l’anno di Agrigento Capitale Italiana della Cultura è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica e del Ministro della Cultura, “un segnale istituzionale di altissimo rilievo che non può essere sminuito”.
“Mettere oggi in discussione la portata del progetto — prosegue la nota — significherebbe anche sminuire quel gesto di riconoscimento nazionale verso la città.”
Dall’ultima audizione, sono state completate le rendicontazioni delle attività già svolte, mentre altre manifestazioni, sostenute dalla Regione Siciliana, hanno coinvolto l’intero territorio provinciale.
La Fondazione conferma che tutti i progetti previsti dal dossier saranno completati entro dicembre 2025, a partire dall’attesissima mostra di Banksy, in programma il 3 dicembre.
“La valutazione finale dell’impatto sarà effettuata al termine dell’anno di programmazione, come previsto. Agrigento 2025 è un processo in corso: la città lo sta vivendo, la Fondazione lo sta portando a compimento.”
Dalle note ufficiali emerge la volontà comune di chiudere il 2025 con risultati concreti, consolidando il lavoro fatto e affrontando con spirito costruttivo le osservazioni della Corte.Il dibattito resta aperto, ma da Palazzo dei Giganti e dalla Fondazione arriva un messaggio univoco: “Agrigento Capitale della Cultura non è un titolo da difendere, ma un progetto da completare e lasciare in eredità al territorio.”
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